
Referendum confermativo per le modifiche al titolo V della parte seconda
della Costituzione
7 Ottobre 2001
Differenza fra Referendum confermativo e abrogativo
Referendum confermativo
Il referendum è una consultazione popolare in cui il corpo elettorale
è chiamato non ad eleggere i propri rappresentanti, bensì a
rispondere ad uno specifico quesito con un si o con un no. Tra i vari referendum
disciplinati nel nostro ordinamento, riveste una particolare importanza quello
confermativo con cui gli italiani sono chiamati a votare una legge di modifica
costituzionale.
L'art.138 della costituzione dice che se una legge di modifica costituzionale
non è approvata da entrambi i rami del parlamento con la maggioranza
dei due terzi, questa può essere sottoposta a referendum popolare confermativo
entro 3 mesi dall'ultima approvazione. La richiesta può essere fatta
da un quinto dei membri di una Camera, o cinquemila elettori, o cinque consigli
regionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere
la Camera dei deputati e per la sua validità non sono richiesti quorum
costitutivi o deliberativi pertanto la votazione sarà valida indipendentemente
dal numero di persone che decideranno di esercitare il diritto di voto.
Il referendum abrogativo è disciplinato dall'art.75 della nostra costituzione, si ricorre a questo tipo di referendum per deliberare l'abrogazione parziale o totale di una legge quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Non è ammesso il referendum su leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.